Herpes genitalis
È un’infezione comune causata da due virus simili: labiale e genitale. Il virus labiale si trasmette prevalentemente attraverso i contatti con la bocca (baci o sesso oro-genitale), mentre quello genitale attraverso rapporti sessuali non protetti (orali, vaginali, anali), per contatto con le mucose infette. Una volta infettati, il virus rimane nel nostro corpo e si rimane per tutta la vita.
Dopo la prima manifestazione clinica l’Herpes può tornare a comparire periodicamente. Si manifesta a tre – sette giorni dall’infezione attraverso vesciche e ulcere sopra e attorno a genitali, cosce, natiche, ano, labbra, bocca, gola, lingua e gengive. Dopo un breve periodo queste vesciche diventano delle croste e guariscono. Inoltre possono manifestarsi altre patologie come l’ingrossamento dei nodi linfatici e stati febbrili. La diagnosi si effettua esaminando direttamente il liquido delle vescicole oppure tramite l’esame del sangue. Non esiste una cura che debelli definitivamente questo virus, ma possono essere somministrati dei farmaci antivirali che abbreviano la durata e l’entità dei singoli episodi. Chi ha l’Herpes genitale corre un rischio cinque volte maggiore di essere contagiato dal virus dell’HIV se ha rapporti non protetti con persone sieropositive durante un episodio erpetico acuto.
Come si trasmette?
- Con rapporti sessuali non protetti: sono a rischio TUTTI i tipi di rapporto (orale, anale, vaginale)
- Praticando sesso orale non protetto (sia attivo che passivo)
- Con il semplice contatto fra genitali
- Tramite la masturbazione reciproca
- Tramite baci, carezze, effusioni (il virus viene eliminato sulla pelle e sulle mucose)
- Tramite il contatto con le lesioni (sono molto infettive!)
- Utilizzando strumenti a uso genitale contaminati
- Con scambio e utilizzo di giocattoli sessuali contaminati
- Tramite passaggio del virus dalla madre infetta al bambino durante il parto
Quali sono i sintomi?
Prima infezione:
Generalmente si inizia con una fastidiosa sensazione di bruciore e formicolio nella zona dove poi compariranno le lesioni. Si formano lesioni multiple e dolenti, simili a vescicole, sulla mucosa o sulla cute dei genitali. Rapidamente le vescicole si rompono lasciando piccole ulcere dolorose. In seguito compaiono le croste che spariranno in pochi giorni. Possibili complicanze come: febbre, mal di testa, dolori articolari, costipazione (in caso di herpes anale), difficoltà o impossibilità a urinare. Raramente meningite. Gonfiore dei genitali (le ghiandole della zona inguinale sono dolenti), possibili perdite uretrali, vaginali o anali.
Successivi episodi herpetici:
Gli episodi successivi al primo sono molto più blandi ma sempre fastidiosi, data la localizzazione. Una volta infettato l’organismo, il virus si risveglia periodicamente in seguito anche a svariati stress (febbre, altre infezioni, luce solare, lampade abbronzanti, traumi) e provoca sintomi simili alla prima volta, ma più lievi.
Come si diagnostica?
La diagnosi è di norma basata sull’osservazione delle lesioni. Volendo è possibile confermarla con esami in centri specializzati. Per stabilire se una persona è stata esposta al virus dell’Herpes, esistono test per la ricerca degli anticorpi nel sangue.
Come si cura?
Attualmente non esiste una cura definitiva per il virus dell’Herpes. Il medico potrà comunque stabilire se utilizzare farmaci antivirali, volti alla riduzione della durata delle lesioni e dei sintomi.
Possono dare sollievo bagni con acqua leggermente salata oppure impacchi con ghiaccio avvolto in un panno. Inoltre sostanze come l’amido o l’alcol (molto doloroso!) risultano più efficaci delle creme dermatologiche a base di antivirali. In casi gravi possono essere prescritti anche antidolorifici (soprattutto durante la prima infezione).
Come si previene?
- Astenersi da rapporti sessuali durante gli episodi acuti (quando cioè sono presenti le vesciche sui genitali)
- Usare il profilattico durante il rapporto sessuale
- Utilizzare il profilattico fin dall’inizio del rapporto sessuale e non indossarlo solo poco prima di terminare
- Utilizzare il profilattico per proteggere gli oggetti utilizzati per la pratica sessuale
- Utilizzare il profilattico fin dall’inizio anche durante i rapporti orali
Il profilattico resta sempre il modo migliore per ridurre il rischio di contrarre Malattie Sessualmente Trasmissibili (MST), anche se nel caso dell’Herpes non dà garanzie di protezione totale contro il virus.
L’utilizzo del profilattico riduce di oltre il 50% il rischio di contagio nei periodi in cui c’è l’eliminazione del virus dalla pelle (ma non ci sono le vesciche).